Una grande famiglia

famigliaSiamo membri di una grande famiglia

In questo giorno, fratelli, come sapete, celebriamo la solennità dell'ascensione del Signore.

 

Come avete udito, Cristo è asceso al Padre suo e Padre nostro, al Dio suo e Dio nostro (cf. Gv 20, 17). Come abbiamo meritato di diventare fratelli di Cristo? In nessun modo avremmo potuto sperare di diventare suoi fratelli se egli non avesse assunto la nostra debolezza. Noi siamo diventati suoi fratelli perché egli è diventato uomo. Colui che era nostro Signore si è degnato di essere nostro fratello; nostro Signore da sempre, nostro fratello da un certo momento; nostro Signore nella natura di Dio, nostro fratello nella natura di servo. Infatti, pur possedendo la natura divina, non ritenne una rapina la sua uguaglianza con Dio: ecco il Signore. Come divenne nostro fratello? Annientò se stesso, prendendo la natura di servo (Fil 2, 6). Se fosse diventato soltanto nostro fratello, sarebbe già tanto. Ma prese la natura di servo, si è degnato di essere servo. Servo nostro o no? Anche nostro. Di se stesso infatti Cristo disse: Non sono venuto per essere servito ma per servire (Mt 20, 28). Di lui il profeta preannunziò che il giusto avrebbe giustificato le moltitudini con il suo servizio (cf. Is 53, 11). Ma non insuperbiamoci per questo. In genere qualunque padrone si mette a servire i suoi servi ammalati, per poter riavere dei servi sani che gli prestino i loro servizi. Si mette a servire i suoi servi ammalati per farli guarire. Nostro Signore ha servito degli ammalati. Non ha confezionato con la sua infermità delle medicine per degli ammalati? Per degli ammalati ha effuso il suo sangue, con il collirio dei suo sangue ha spalmato gli occhi di ciechi.

È diventato dunque per bontà nostro fratello colui che per natura è nostro Signore. Disse: Ascendo al Dio mio e Dio vostro, al Padre mio e Padre vostro (Gv 20, 17). A quali persone Cristo comandò di riferire queste sue parole? Va' - disse - di' ai miei fratelli, e poiché sono loro fratello, ascendo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro. Non disse: «Ascendo al Padre nostro», né: «Ascendo al Dio nostro». Non è priva di significato ben preciso la frase: Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro. Questa distinzione indica qualcosa che non debbo lasciare sotto silenzio. Padre mio perché sono il Figlio unigenito; Padre vostro perché per mio mezzo siete stati adottati. Ma perché Dio mio? Cristo non è stato creato ma è l'Unigenito. Perché allora Dio mio? Lo spiega il salmo. Dio mio perché ha assunto la natura di servo: Dal grembo di mia madre tu sei il mio Dio (Sal 21, 11). [...] Dio è Dio nostro perché, pur essendo noi peccatori, ci ha salvati; è Dio suo invece perché egli divenne uomo, pur senza peccato. [...] Abbiamo tutti un Dio nei cieli, ma Cristo in modo diverso perché egli è senza peccato, mentre noi siamo peccatori.