Il peso dell'amore
Il peso dell’amore
Veda dunque ciascuno quanto felice sia il cuore che dice nel suo interno ove conosce quanto dice: Una sola cosa ho chiesto al Signore, solo questa ricercherò. Ma che cos'è proprio questa cosa? Parla infatti o d'una cosa o d'una petizione?
Qual è questa cosa? Di abitare nella casa del Signore tutti i giorni della mia vita per gustare la dolcezza di Dio (Sal 26,4). Ecco l'unica cosa, ma quanto buona! Pesa quest'unica cosa in confronto con altre cose. Se dunque hai un po' di buon senso, se dunque la ricerchi un poco, se sai infiammarti di santo desiderio per essa, pesa quest'unica cosa a paragone di molte altre, sorreggi la bilancia della giustizia, poni su un piatto oro, argento, pietre preziose, onori, dignità, poteri, nobiltà, lodi umane - quando arriverò ad enumerare ogni cosa? - poni su di essa tutto il mondo; vedi se v'è alcuna proporzione, vedi se puoi porvi sopra queste stesse due cose, tutto il mondo con il Creatore del mondo, almeno per valutarle.
Che cosa mi dice l'oro? "Amami". Ma che mi dice Dio? "Mi servirò di te in modo che tu non mi trattenga e separi me da te". Qualunque altra cosa che mi dicesse: "Amami", è una creatura. Io amo il Creatore. Buono è ciò che ha fatto, ma quanto migliore è Colui che lo ha fatto! Non vedo ancora la bellezza del Creatore, ma la più smorta immagine delle creature. Ciò che non vedo lo credo, credendo lo amo ed amando lo vedo. La smettano dunque di adescarmi le cose destinate a morire, tacciano l'oro e l'argento, non mi attragga lo splendore delle gemme, tacciano infine le seduzioni di questa luce terrena; non mi lusinghino tutte le cose. Ho una voce più chiara che voglio seguire, capace di commuovermi di più, di eccitarmi di più, d'infiammarmi d'un ardore più intimo. Non ascolto lo strepito delle cose terrene. Che dire? taccia l'oro, taccia l'argento, tacciano tutte le altre cose di questo mondo.