Il caso Galileo
Il breve esame qui proposto su come Giovanni Paolo II si sia confrontato con Galileo e con la complessa vicenda storica che ne derivò, suggerirebbe di ridimensionare l’importanza di voler capire in modo ultimamente risolutivo come e perché avvennero i noti fatti del 1616 e del 1633 e chi, secondo il rito del capro espiatorio, ne fu il vero responsabile; un verdetto che l’estrema complessità della vicenda e la sua distanza storico-contestuale rendono sempre suscettibile di approfondimento e mai conclusivo. La questione essenziale e soggiacente, come mostra sia l’insieme del magistero di Giovanni Paolo II su fede e cultura, sia le intenzioni che lo animarono, pare essere un’altra: