Cappella Madonna di Fatima
A ringraziamento per la fine del secondo conflitto mondiale senza danni di rilievo alla chiesa, i fedeli vollero ringraziare la Beata Vergine Maria per la sua intercessione: cosi', sul fianco della chiesa opposto a quello della sacrestia, nel locale originariamente destinato a penitenzieria, fu eretta una cappella in onore della Madonna di Fatima.
Si tratta della prima chiesa a Milano dedicata alla Madonna di Fatima; un culto che a quel tempo stava appena cominciando a diffondersi.
Nel 1948 si diede incarico al pittore Vanni Rossi di affrescare la nuova cappella con i misteri gaudiosi, dolorosi e gloriosi del S. Rosario e da alcune scene relative alle apparizioni di Fatima. Lo stesso pittore affrescò negli anni seguenti anche l’abside ed altre parti della Basilica.
LA CAPPELLA DELLA MADONNA DI FATIMA
uno scrigno di fede e
d’arte della metà del secolo scorso
Nel maggio 1945 si decise di completare la costruzione della Cappella (in origine era stata progettata come Penitenzieria = luogo per le confessioni) intitolandola alla Madonna di Fatima in segno di ringraziamento per la protezione concessa alla nostra Parrocchia durante la Seconda Guerra Mondiale.
La Cappella – un ambiente che ha una capienza di un centinaio di persone – è stata la prima chiesa nella città di Milano dedicata alla Madonna di Fatima i cui avvenimenti, l’apparizione della Madonna a 3 pastorelli – Lucia, Giacinta e Francesco - in una zona molto povera del Portogallo, risalivano a soli 30 anni prima (1917).
Si decise anche di affrescarne le pareti affidando l’incarico al Pittore Vanni Rossi che, dopo l’approvazione dei bozzetti e la predisposizione dei cartoni e la realizzazione delle sinopie, nel novembre del 1946 iniziò i lavori di affresco che si protrassero fino all’ottobre 1948. La Madonna a Fatima aveva chiesto ai tre pastorelli di recitare il santo rosario, così nella Cappella Vanni Rossi ha affrescato i 15 misteri del rosario, i cinque gaudiosi sul lato destro, quelli dolorosi alla sinistra tra le vetrate, e i misteri gloriosi nella volta della cappella. Il primo mistero gaudioso (l’Annunciazione dell’Arcangelo Gabriele a Maria) sulla parete absidale a incorniciare un’immagine dell’apparizione del 1917; la morte di Gesù in croce sulla parete di fondo [ai piedi della croce la Madonna con le braccia allargate a calice, San Giovanni Evangelista sulla sinistra e la Maddalena a destra – Il buon ladrone ha le mani rivolte al cielo e alle spalle un angelo, il cattivo ladrone le mani rivolte verso il basso con alle spalle il diavolo]; e il Paradiso con Maria incoronata Regina degli angeli e dei santi (uomini a destra con Adamo e le donne a sinistra con Eva) sopra l’altare.
Completano le raffigurazioni della Cappella due scene contemporanee al pittore: entrando sulla destra, il papa Pio XII, il Card. Ildefonso Schuster (Arcivescovo di Milano), Mons. Guido Augustoni (Prevosto Parroco della nostra Parrocchia) con persone della parrocchia (sono raffigurate anche le suore di Maria Bambina). Uno dei chierichetti cantori – quello con gli occhiali – è il figlio del pittore che si è autoritratto nell’uomo cinquantenne in colore verde.
Di rimpetto sulla parete di sinistra vi è una pagina di storia che raffigura la seconda guerra mondiale: il fungo atomico, la morte con la falce, immagini di distruzione, sofferenza e morte, sotto la finestra un accenno ai campi di concentramento, mentre a sinistra della finestra Vanni rossi ha raffigurato Caino e Abele che litigano con la morte di Abele. Un bambino guarda le scene e si chiede: ma ci sarà sempre la guerra nel mondo? “Sei ancora quello della pietra e della fionda, uomo del mio tempo” scriveva in quegli anni il poeta Salvatore Quasimodo. Il bambino ha il volto rivolto alla vetrata dove campeggia la scritta “Regina Pacis ora pro nobis” (ora è in restauro come le altre vetrate della Cappella). Così diventa esplicito il motivo dell’ex voto delle dedicazione della Cappella alla Madonna di Fatima.
Nel Dicembre 1949 fu completata la costruzione dell’atrio della Cappella, realizzata con il contributo del Comm. Ing. Guido Campanini su progetto dell’Ing. Maggi, che venne arricchita anch’essa dagli affreschi del Vanni Rossi nell’ottobre del 1950 che raffigurano gli avvenimenti accaduti a Fatima: i pastorelli che vedono l’angelo che porta l’Eucarestia, che vedono la Sacra Famiglia e le fiamme dell’inferno.
In alto è raffigurato il sole che girava e roteava su se stesso nell’apparizione del 1917 mentre sulla parete vi è affrescata la folla che è accorsa.
Il pittore ha voluto raffigurare l’inferno attorno alla porta d’ingresso (come a dire che chi entra in chiesa abbandona l’inferno del mondo) e il paradiso proprio sopra l’altare.
Don Gianluigi
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GALLERIA FOTOGRAFICA
I Mistero Doloroso: Gesù che prega nell'orto degli ulivi | II Mistero Doloroso: Gesù flagellato alla colonna |
III Mistero Doloroso: Gesù incoronato di spine |
IV Mistero Doloroso: Gesù che sale al Calvario portando la croce |
V Mistero Doloroso: Gesù che muore in croce |
III Mistero Gaudioso: Natale |
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I Mistero Gaudioso: Annunciazione | |
V Mistero Gaudioso: Gesù dodicenne tra i dottori del Tempio | IV Mistero Gaudioso: Gesù che viene presentato al Tempio |
Papa Pio XII, il Cardinale Schuster, parrocchiani dell'epoca degli affreschi | La Pentecoste |
Gesù sulla croce | Gesù tra i dottori (sinistra) e presentazione al Tempio (a destra) |
Dettaglio dell'affresco della Visitazione: il volto di Maria | |